Vacanze a Otranto e dintorni: le meraviglie della cittadina idruntina
Otranto è la località posizionata nella zona più a Est d’Italia.
L’omonimo canale tocca quasi le coste dell’Albania, mentre da Punta Palascia, è invece possibile individuare le acque del Mar Ionio e dell’Adriatico.
Questa città è una delle più vivaci e suggestive della Puglia, in quanto ricca di attrazioni e spiagge tutte da scoprire.
La cattedrale di Otranto
La punta di diamante di Otranto è senz’altro la sua cattedrale, la quale è dedicata a Santa Maria Annunziata.
L’edificio è realizzato in pietra paglierina e sulla facciata sono presenti un portale seicentesco e un rosone decorato con motivi arabeggianti e gotici.
Il pavimento interno è invece caratterizzato da uno stupefacente mosaico del 1166 realizzato da Pantaleone, un monaco basiliano che risiedeva nel monastero di San Nicola di Casole.
La navata centrale è decorata da un enorme albero della vita con Adamo ed Eva più diverse figure fantastiche che rimandano al regno di re Artù.
Dal transetto dell’altare è invece possibile scorgere tutti i segni zodiacali, alcune scene di animali e bibliche.
L’abside della navata destra ospita i resti degli 800 abitati sterminati dai Turchi e decapitati nel 1480.
È infine doveroso menzionare sia la cripta sorretta da ben 68 colonne e fregiata con dei dipinti bizantini, sia le 14 colonne in granito fregiate da capitelli romani che si elevano dal pavimento della chiesa.
Centro storico di Otranto
Il centro storico è ancora circondato dall’antica cinta muraria eretta dopo l’invasione turca del 1480 per volere di Ferdinando di Aragona.
L’ingresso è segnato da Porta Alfonsina, da cui si diramano tutte le tortuose viuzze dove sarà un vero piacere perdersi per qualche ora.
Qui è inoltre possibile ammirare Palazzo Lopez, edificio costruito nel XVII secolo inglobando le precedenti strutture di una casa con torre risalente al Cinquecento.
Attualmente è la sede del Museo Diocesano, nel quale si trova una fonte battesimale seicentesca attribuita alla scuola di Gabriele Riccardi, celebre scultore salentino.
È infine consigliata sia una visita al Castello Aragonese, sia una passeggiata sul lungomare degli Eroi.
Quest’ultimo conduce al bastione dei Pelasgi, un luogo capace di offrire tantissimi spunti fotografici e un panorama a dir poco mozzafiato.
Il monastero di San Nicola di Casole
Di questo imponente edificio costruito nel 1098 sono purtroppo rimasti solo i resti, in quanto nel 1480 venne completamente distrutto dai Turchi.
Quando era attivo, il suddetto luogo rappresentava uno dei centri culturali più importanti della cristianità europea, perché custodiva numerosi libri latini e greci, i quali sono attualmente conservati nelle biblioteche di Mosca, Berlino, Londra e Parigi.
Nei pressi delle sue rovine, si può visitare un laghetto in bauxite color verde smeraldo e incorniciato da un terreno rosso intenso.
In passato la popolazione locale era solita estrarre questo materiale per realizzare l’alluminio.
Le spiagge di Otranto
Le spiagge di Otranto sono tra le più belle di tutta la Puglia. Nelle vicinanze delle spiagge sorgono alcuni dei più belli Hotel di tutto il Salento, come ad esempio l’Hotel & Spa Koinè.
Nella parte settentrionale si trovano la spiaggia di Torre dell’Orso, i faraglioni di Sant’Andrea e quella di Frassanito, dove è presente la torre di Fiumicelli.
Nei paraggi di quest’ultima si trova anche l’Oasi di Alimini, un autentico paradiso naturalistico ricco di flora e fauna.
Merita una visita anche la magnifica Baia dei Turchi, una cala di piccole dimensioni che si estende da Torre Santo Stefano fino alla Grotta Monaca.
Nella parte meridionale di Otranto si trovano invece il litorale di Porto Badisco, quello di Castro con la grotta Zinzulusa e le piscine naturali di Santa Cesarea Terme.
La Grotta dei Cervi
La Grotta dei Cervi si trova a Porto Badisco, famoso per essere considerato la zona di approdo di Enea per fuggire dalla città di Troia.
Le cavità di questa cavità naturale ospita un patrimonio archeologico di altissimo valore, tra cui immagini risalenti alla Preistoria realizzate in guano di pipistrello e ocra.
Esse raffigurano figure geometriche, scene di caccia, rituali arcaici e simboli esoterici.